Romeo Sozzi

Fondatore

"Il lusso è il sogno, il design la sua realizzazione"

Romeo

Romeo Sozzi nasce nel 1948 a Valmadrera e compie gli studi a Milano presso l’Accademia di Brera. Amante profondo della sua terra, ha sempre vissuto nel lecchese, immerso nella natura ma a due passi dalla grande città. Negli anni Settanta debutta nell’interior decoration e nel 1988 fonda la sua azienda, Promemoria, che nel tempo diviene una realtà creativa e produttiva di appeal internazionale, ma anche un inesauribile banco di prova di progetti innovativi.

Rigore, disciplina, ma sempre con uno sguardo vivido e un fondo di entusiasmo.

Perché il “fare” di Romeo Sozzi non si esaurisce nell’ambito professionale ma è un flusso continuo, un’onda di pensiero che permea ogni angolo, anche il più intimo, del suo essere.
Romeo Sozzi è un designer ma rimane prima di tutto un artista: un estimatore della sensualità della vita, sempre immerso a osservare, prendere appunti, ascoltare armonie, respirare fragranze, gustare nuovi sapori, accarezzare materiali e viaggiare per il mondo.

La rana

La rana è il simbolo di Promemoria. Questo animale è stato fonte di curiosità e studio per il fondatore dell'azienda, ben prima della nascita della sua attività. Sono anni che Romeo Sozzi colleziona rane di tutte le forme e tipi. Oggetti preziosi, da collezione, ma anche esemplari più comuni, purché abbiano la capacità di catturare l'attenzione.

Poi, un giorno, Romeo ha inziato a disegnarle, trasformando così l'archetipo della rana in piccoli utensili di uso comune, come candele o fermaporte, o dettagli decorativi ricercati. La rana, come simbolo di metamorfosi, trasforma il passato per saltare verso il futuro, divenendo espressione di un'attitudine cara all'azienda: il saper conservare e allo stesso tempo nobilitare le radici da cui tutti noi proveniamo. Tanto basta per fare della "Rana Sozzi" l'animus di Promemoria.

Il bello che fa bene

Un taccuino sempre in tasca, penne, matite. Romeo Sozzi, fondatore di Promemoria, annota per istinto e per passione. Scruta una forma e la tratteggia: il profilo di una montagna che evolverà in una maniglia o la sinuosità di un’onda di lago che diverrà una lavorazione in bronzo. E poi i colori: parole su carta per definire la sfumatura di una nuvola, di una roccia, di un’infiorescenza e poi, con l’inseparabile scatola di acquerelli, ricostruirli.

“Colori intelligenti”, dice “da scindere da quelli stupidi che non mi interessano”. Colori audaci, sussurrati, silenziosi; pronti a fare amalgama o morbido contrasto con legni, tessuti, metalli. Romeo vive l’idea e lentamente la trasforma in prodotto. Un atteggiamento progettuale che seleziona e afferra l’essenza delle cose e delle situazioni. Una vita votata alla ricerca del bello: il bello che fa bene.

Il “fare” di Romeo Sozzi non si esaurisce nell’ambito professionale
ma è un flusso continuo, un’onda di pensiero che permea ogni angolo.

L’uomo e le sue passioni

Romeo Sozzi ama molto viaggiare. Quando non è in giro per il mondo a cercare ispirazione, lo si può trovare nella sua azienda, o immerso nel silenzio della sua villa sul lago. Qui Romeo legge, studia, disegna, scrive, colleziona oggetti, consulta i suoi preziosi libri, ricerca le sue muse in piccoli oggetti, grandi pezzi d'arte e mobili provenienti da tutto il mondo.

È il suo eclettismo a fare piena luce su Romeo Sozzi, un labirinto di passioni che vive di collezionismo, spontaneità, aspirazione alla bellezza e determinazione.